martedì 22 marzo 2011

Maria Leonardi 271309

SEMPRE PIU’ INNOVAZIONE NEL MONDO DELL’ARCHITETTO

L’uomo, spinto da curiosità e necessità, è sempre pronto a conoscere, indagare e interrogarsi sugli scenari che gli si prospettano davanti. Questo accade per ogni professione e in ogni momento storico, ma è importante sottolineare che in un momento come questo, dove lo sviluppo in molti campi sembra non arrestarsi mai e la velocità del cambiamento accelera sempre di più, gli scenari che ci vengono offerti sono qualcosa di sempre più vivo e accattivante.

Concentrandosi sul campo che a noi interessa, gli scenari per un architetto, ci accorgiamo che esso è profondamente cambiato rispetto a circa una cinquantina di anni fa. Questo deriva soprattutto dall’enorme sviluppo del mondo digitale e dell’informatica avvenuto nel giro di pochi anni. Il web 2.0 e tutto ciò che lo riguarda ed è a esso collegabile, ha completamente invaso il mondo dell’architetto, il quale deve sapere sfruttare al meglio tutta una serie di possibilità che gli vengono offerte per svolgere al meglio la propria attività.

Elemento principale innanzitutto, è cogliere l’occasione di farsi conoscere in poco tempo e in maniera cosi diffusa. Questo risulta possibile ad esempio tramite la creazione di un profilo nel web per essere maggiormente rintracciabile, superando così il vecchio curriculum vitae cartaceo.

L’architetto inoltre, oltre a farsi conoscere, ha oggi anche maggiori possibilità di conoscere. Il suo ruolo implica infatti la necessità di mettersi ogni giorno a contatto e a confronto con una serie eterogenea di individui per il raggiungimento dell’obbiettivo finale (ingegneri, designer, ergonomi, sociologi…) . La lentezza con la quale ciò avveniva in passato può considerarsi oggi superata grazie a Internet, il quale offre, tramite un tipo di comunicazione rapido e efficace, uno scenario di lavoro non circoscritto a livello locale e non ridotto a una stretta cerchia di individui.

A tale proposito basta pensare alle possibilità offerte dai social network (tra i più famosi facebook e twitter) o alle sempre più diffuse piattaforme collaborative. Quest’ultime stanno diventando ai giorni nostri dei veri e propri “luoghi” di lavoro, che permettono una collaborazione senza limiti, tramite il messaging, la sincronizzazione dei file, idee e note in condivisione, video e web conferencing, strumenti di social computing…

Così tramite l’intervento di più esperti nei diversi settori si riesce a controllare nel migliore dei modi l’interno ciclo di vita della futura costruzione.

Questo concetto è stato pienamente accolto per esempio da Green Prefab, piattaforma collaborativa nata nel Veneto da qualche anno grazie a Furio Barzon. In questa piattaforma vengono messi a disposizione i migliori e più interessanti prodotti edilizi del mercato, con i quali poi l’architetto costruisce il proprio progetto, che viene a sua volta pubblicato on-line, per entrare in contatto con ingegneri, prefabbricatori, imprese costruttrici.

Un altro degli aspetti sul quale deve concentrarsi l’architetto, e che viene pienamente preso in considerazione da Green Prefab, è la presa di coscienza che il suo lavoro sta diventando qualcosa di sempre più complesso. Egli infatti, deve tener conto di diverse tematiche riguardanti l’ambiente e i materiali con i quali progetta. La sua mente deve essere continuamente focalizzata su nozioni quali eco-sostenibilità, efficienza, domotica, ergonomia. Per questo l’architetto deve essere continuamente aggiornato.

Anche in questo il mondo digitale offre le migliori soluzioni, grazie a un’infinità di siti internet in continua evoluzione, portali di aggiornamento con database di prodotti e materiali (per esempio “edilportale”), motori di ricerca (per esempio “ professione architetto” e “minotauro”), nei quali vengono conciliate tutta una serie di notizie utili per essere sempre attivi e partecipi a ciò che concerne il mondo dell’architettura, dai viaggi ai concorsi e ai nuovi programmi di disegno.

E’ proprio quest’ultimo ambito che vale la pena sottolineare. E’ importante infatti, che l’architetto sia continuamente a conoscenza e sappia utilizzare al meglio i programmi informatici che vengono continuamente creati, aggiornati e migliorati per ottimizzare il suo lavoro. Attualmente esistono alcuni programmi come Autocad, Archicad, ScketchUp o Photoshop che sono alla base della competenza tecnica richiesta ad un architetto. Tuttavia l’architetto ha la possibilità di usufruire di una serie di software freeware facilmente rintracciabili in rete che rendono il suo lavoro più semplice e la sua competenza tecnica più completa.

In conclusione è giusto ricordare, come ha sottolineato l’esperto Natalino Bonazza, quanto sia importante sfruttare al massimo tutto ciò che ci viene offerto dall’ ”ambiente digitale”, ma mantenendo sempre e comunque uno “spirito critico e autoconsapevolezza”!

Nessun commento:

Posta un commento