mercoledì 30 marzo 2011

Francesca Bortolato 271422

Immaginare una dimensione globale, un ambiente in simbiosi con chi lo abita, costruzioni intelligenti, interattive, create dall’uomo e per l’uomo nel rispetto dell’ecosistema e dei bioritmi naturali. Immaginare un mondo che, grazie all’utilizzo delle più moderne tecnologie possa diventare sinonimo di sostenibilità, funzionalità, integrazione. Immaginarsi cittadini di un universo sicuro, pratico, condiviso.

Oggi è possibile, i nuovi SCENARI con cui l’architettura può e deve relazionarsi permettono all’immaginazione di trasformarsi in realtà, tangibile e a misura d’uomo. Lo strumento privilegiato? Sicuramente la tecnologia digitale. Proprio verso questa direzione è chiamato ad aggiornarsi l’architetto contemporaneo che dispone di mezzi, quali quelli della rappresentazione e modellazione digitale (CAD, BIM), che permettono la creazione virtuale, prima di quella reale, del progetto che sono chiamati a sviluppare. La velocità d’azione, la qualità dell’informazione, il controllo delle problematiche costruttive e delle fasi preparatorie sono alcuni tra i più importanti vantaggi che questa nuova era è in grado di offrire; è possibile una vera e propria simulazione progettuale con cui scoprire e vivere la nuova costruzione prima della sua effettiva realizzazione, conoscendone a priori le prestazioni sia in termini ambientali che economici. Ma non è tutto: è la piattaforma digitale nel suo complesso, sostenuta dal Web e dal Web 2.0, a poter creare un vero e proprio sistema collaborativo in scala globale mirato all’abbattimento delle barriere tra diverse condizioni ambientali, lavorative, politico-sociali, economiche, creando così un tutt’uno collaborante in grado di far fronte alle più diverse esigenze, diminuendo i costi e proponendo nuovi stili di vita. Un investimento che cambia radicalmente il modo d’intendere la professione architetto così che questi possa trascendere la dimensione individuale o al massimo provinciale di cui si sente responsabile, per far parte invece di quell’insieme di forze (commettenti, architetti, ingegneri, fornitori, prefabbricatori) che sinergicamente creano una nuova politica esperta e qualificata nel campo delle costruzioni. L’intelligenza domotica, intesa proprio come quella scienza che applica la tecnologia informatica per il miglioramento degli ambenti domestici, per il controllo del risparmio energetico, della manutenzione, della riduzione dei costi, della sicurezza e del comfort e quindi la creazione di nuove costruzioni completamente green, ecocompatibili e sostenibili con certificazione L.E.E.D., che prevedono perciò l’utilizzo di nuovi materiali naturali, riciclabili ed ecologici, forme di energie rinnovabili per la tutela del nostro fragile ecosistema, sono le mete verso cui orientarsi, l’obiettivo verso cui tendere. Il risultato è un nuovo universo digitale lavorativo di scambio, confronto, controllo, comunicazione; un paradiso virtuale di suggestioni, idee, immagini che continuamente vengono aggiornate, modificate e sviluppate agevolando così la formazione di team lavorativi e la scoperta di nuove risorse e tendenze, diminuendo le difficoltà di relazione tra consumatore e addetti ai lavori ma anche problemi di reperibilità e conoscenza di determinate tecniche e materiali.

In Italia, è Green Prefab a rappresentare un primo esempio di piattaforma virtuale collaborante che amplia la possibilità di coadiuvare le esperienze personali di ogni uomo, di integrarle e amalgamarle, creando così un nuovo metodo con cui pensare, progettare e costruire il futuro.

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