domenica 27 marzo 2011

Nicolò Arzenton 269113

1991. Il CERN (Centro Europeo di Ricerca Nucleare) annuncia la nascita del World Wide Web. Vent' anni dopo internet è una delle cose più comuni che esistano, eppure per raggiungere tale forma che oggi conosciamo la rete ha subito una serie di trasformazioni dovute principalmente agli approcci e ai modi d' uso. Il web diffuso fino agli anni 90 (Web1.0) era composto prevalentemente da siti web statici, con zero possibilità di interazione tra utente e rete eccetto la normale navigazione tra le pagine e l'uso delle e-mail e dei motori di ricerca. In seguito, o più precisamente negli ultimi anni con la nascita dei vari social-network e il miglioramento tecnico stesso della rete si sono raggiunti nuovi livelli di interazione tra utente e rete, in poche parole quest' ultima si è evoluta fino a diventare Web 2.0, cioè una serie di tecnologie che permettono ai dati di diventare indipendenti dalla persona che li produce o dal sito in cui vengono creati. Ciò permette a questa informazioni di viaggiare liberamente da un sito all'altro, anche in modi che il creatore non aveva previsto. Tutto ciò crea la possibilità di prendere informazioni da diversi siti e di distribuirle sui propri per nuovi scopi. Non si tratta di derubare gli altri del loro lavoro, anzi, il Web 2.0 è un prodotto open-source, che permette di condividere sempre di più le informazioni e rende i dati nella rete più diffusi. Questo permette nuove opportunità di lavoro e di apprendere informazioni che possono essere costruite sopra informazioni precedenti. Basandosi su queste premesse e su questo nuovo nuovo modo di utilizzo del web si può notare come ogni campo ne abbia ricevuto dei vantaggi e in particolare il mondo lavorativo che è stato velocizzato e migliorato rispetto a prima. Da tutto ciò neanche l' architettura ne è esente, anzi, probabilmente è uno dei campi che ha ricevuto più vantaggi, che tradotti in esempi concreti sono vari programmi di disegno digitale come Archicad, Autocad, Revit, Rhinoceros e molti altri oppure programmi di calcolo o i vari motori di renderizzazione gratuiti e di facile utilizzo come V-Ray o Kerkythea. Questa “informatizzazione” dell' architettura ha portato ad ottenere un controllo quasi totale sul processo compositivo, esecutivo e prestazionale del manufatto stesso e inoltre con questi nuovi mezzi si possono ottenere delle forme plastiche che probabilmente non si sarebbero mai potute realizzare con i mezzi precedenti. Tutto ciò non ha solo portato dei miglioramenti a livello tecnico ma considerando lo scenario in cui ci troviamo oggi; uno scenario in cui dobbiamo costruire nuovi alloggi per una popolazione in continua crescita ma rispettando l' ambiente, si può intuire come la rete possa favorire lo scambio di idee, di informazioni e di questa nuova cultura del costruire sostenibile o anche detta bioarchitettura. La rete oltre che a diventare una fonte da cui ottenere informazioni su prodotti o esempi di architettura sostenibile stà diventando sempre più una “piattaforma” da cui ricavare aiuti concreti per la realizzazione dei lavori. Un esempio è GreenPrefab, un sito realizzato dall' arch. Furio Barzon, nel quale è stata creata una community di professionisti del settore che in accordo con aziende che producono pezzi prefabbricati digitalizzano i loro prodotti sotto forma di blocchi utilizzabili da chiunque e compatibili con qualsiasi programma di disegno digitale. Greenprefab predilige la creazione di modelli di pezzi prefabbricati in quanto la loro natura di prodotto realizzato in fabbrica e in serie permette l' abbattimento di costi elevati come conseguenza della produzione di massa e permette di ottenere un controllo preciso di ogni singolo pezzo a fine di evitare ogni difetto costruttivo o prestazionale in quanto ogni elemento è sottoposto a severe prove e controlli in fabbrica. A prima vista tutto ciò può essere visto come la classica libreria digitale utile a realizzare dei render fotorealistici. Ma GreenPrefab offre molto di più con questi blocchi in quanto ogni blocco oltre che alle sue caratteristiche esterne contiene tutti i dati prestazionali e fisici del pezzo e quindi possono essere utilizzati per calcolare le prestazioni meccaniche, energetiche e i costi dell' intero edificio con qualsiasi programma di calcolo o ingegneristico che sia. Tutto ciò permette all' architetto di ottenere un controllo totale sul progetto, sia a livello morfologico che prestazionale sotto tutti i punti di vista, inoltre il formato universale in cui sono creati i file permette a tutte le figure professionali coinvolte nel progetto di scambiare informazioni e dati riguardanti l' edificio con qualsiasi mezzo di comunicazione, piattaforma e programma esistente. GreenPrefab è solo un esempio dei molteplici aiuti che la rete può fornire all' architetto moderno, ma questo genere di aiuto informatico fornito dal cambiamento del Web non resta fine a se stesso ma stà portando il fare architettura a uno stadio successivo, uno stadio in cui ognuno di noi sarà obbligato a saper utilizzare questi strumenti informatici con criterio e giudizio in modo da imparare ad ottenere un controllo pressoché totale sull' iter-progettuale, come detto in precedenza, e una comunicazione in tempo reale tra le varie figure coinvolte nel progetto in modo da favorirne una rapida realizzazione e un miglioramento economico a livello di costi e di consumi energetici.


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