lunedì 28 marzo 2011

Nicholas Erboso 271138

In un mondo sempre più globalizzato, dove anche i popoli meno forti economicamente cominciano a muoversi per trovare spazio, è opportuno apportare un importante cambiamento di rotta e aprire le porte alla tecnologia e a chiunque abbia idee e opinioni valide da supportare e portare avanti.

In questo contesto di globalizzazione, trova senz'altro spazio l'architettura, una disciplina che è sempre stata condizionata dai movimenti di ogni tempo, dagli eventi storici e dal susseguirsi delle generazioni. Questo ambito, in continua evoluzione, pone ogni giorno l'architetto di fronte a nuovi problemi, nuove esigenze a cui trova soluzione solo chi è capace di tenersi aggiornato, chi è in grado di interagire con culture di popoli diversi.

Questo è anche il messaggio lanciato dall'architetto F. Borzon durante un intervento di presentazione di Green Prefab, la piattaforma collaborativa italiana dedicata alla realizzazione di edifici ecologici e sostenibili. L'intuizione di questo gruppo di lavoro “allargato”, è quello di mettere a disposizione del professionista, un sistema informatico capace di mettere in relazione architetti, ingegneri, impresari e altri professionisti di tutto il mondo, per lo scambio di idee, opinioni, materiali, progetti. Il risultato è eccellente.

Si riesce a realizzare un edificio in tempi brevissimi con forte abbattimento dei costi, grazie anche alla messa a disposizione di elementi prefabbricati solamente da assemblare, prodotti da aziende appartenenti al circuito.

Lo scenario che si prospetta nel prossimo futuro vedrà senz'altro, come preoccupazioni primarie, l'economia, la sostenibilità e il risparmio energetico conditi probabilmente da altre necessità indotte.

Con il prefabbricato, significa puntare sulla tecnologia industriale, settore importantissimo e in continuo sviluppo. E se in questo contesto, si inseriranno i materiali ecocompatibili che hanno riguardo al bene del paesaggio, si potrà finalmente parlare di architettura del XXI secolo.

Oggi possiamo fare leva su una tecnologia avanzatissima nel campo delle costruzioni, ad esempio con il sistema sistema nur-holz si usano solo materiali naturali, pronti da montare e altamente prestanti.

Questo sistema è nato in Germania e utilizza soltanto legno della Foresta Nera, sotto forma di pannelli multistrati in legno massiccio e senza l'ausilio di collanti e collegamenti in ferro.

Non di meno a livello di prestazioni e di impatto ambientale è la Casa Passiva, che punta principalmente ad abbattere completamente o quasi, i consumi energetici utilizzando sistemi e impianti molto avanzati. In queste abitazioni i costi iniziali di realizzazione sono circa il 15% in più di un'abitazione standard, incrementi che si annullano nel giro di alcuni anni per mezzo del basso consumo energetico.

Questi sono solo due modi validi di fare architettura rispettosa dell'ambiente, ce ne sono molti altri altrettanto interessanti, tuttavia bisogna considerare il fatto che sono sistemi diffusi nel nord e nel centro Europa e poco conosciuti nel resto del mondo. In Italia ad esempio solo il Trentino Alto Adige si sta muovendo in questo senso, non per niente Green Prefab, come sosteneva l'arch. F.Barzon, in questa regione ha trovato terreno fertile e si è stabilita come sede principale.

Ed è utile spendere qualche parola per il Web2.0, nel quale oggi è possibile trovare qualsiasi cosa, aggiornarsi sempre in tempo reale, condividere idee, opinioni, immagini, video. L'importante è parteciparvi attivamente, anche perchè in questo senso diventa un mezzo per farsi conoscere e allo stesso tempo un'opportunità.

Nessun commento:

Posta un commento