sabato 26 marzo 2011

Federica Saccon 271222

Il ventunesimo secolo è il vero e proprio periodo della cosiddetta Rivoluzione Informatica poiché il Digitale ha condizionato il nostro modo di vivere, lavorare e relazionarsi con le altre persone. Lo sviluppo repentino dell' Informatica (a partire principalmente dagli anni '50) ha portato all'ideazione e allo sviluppo di nuovi sistemi di comunicazione e ricerca: Word Wide Web (la navigazione tra documenti, detti pagine web, grazie ad un software detto browser), Web 2.0 (scambio reciproco tra chi propone e chi riceve senza gerarchie, permettendo un libero scambio di dati senza profitto), Open Source (software i cui autori ne permettono la libera circolazione e l'apporto di modifiche da parte di altri utenti).

Questi sono elementi importanti per la comunicazione, ma altrettanto fondamentali per il mondo del lavoro e, in particolare, per quello dell'architettura. Proprio l'architettura è il campo adatto per l'applicazione e la sperimentazione di questi nuovi metodi di confronto e collaborazione tra figure professionali provenienti da più parti del mondo, con diverse culture, esperienze, idee e progetti. Dall'unione di ingegni eterogenei, tecnologie all'avanguardia, programmi specializzati per il disegno digitale e nuovi progetti edilizi, l'architettura sta vivendo una nuova fase incentrata sull’ ecosostenibilità e la tecnologia.

Green Prefab rappresenta l'esempio più aderente a questo nuovo modo di progettare e costruire, basato su una piattaforma web collaborativa che permette di realizzare edifici ecologici ed economici. Già dalle prime fasi del processo edilizio si può capire come tale iniziativa sia differente dal classico modo di progettare: il progettista scarica dal database di Green Prefab i pezzi prefabbricati, realizza il suo modello in CAD e lo carica nel data management system della piattaforma collaborativa di Green Prefab. A questo punto il team di ingegneri lo preleva per fare le verifiche tecniche; gli elementi vengono prefabbricati in industria e inviati in cantiere dove vengono assemblati. Un metodo semplice, attento ad evitare sprechi (sia di tempo che di denaro) che pone come obiettivo principale il rispetto dell’ambiente circostante. Un edificio ecologico, infatti, per essere definito tale, deve essere prima di tutto efficiente dal punto di vista energetico e pensato specificatamente per il luogo dove sorge.

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