Uno stretto legame tra nuove forme espressive e nuovi mezzi tecnici è uno scenario inevitabile per il mondo dell'architettura : nel nuovo scenario la capacità creativa resterà individuale, ma i mezzi tecnici e le conoscenze saranno comuni e condivisi, come effetto delle nuove e straordinarie tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Proprio utilizzando tali mezzi possiamo dare un carattere innovativo alle attività, in questo senso possiamo definire l’informatica fondamento degli scenari futuri, vale a dire un’informatica applicata all’architettura in senso ampio.
Compito dell’architetto è di rispondere alle necessità della committenza, fornire valide soluzioni tenendo presente il valore economico. La ricerca delle soluzioni migliori è facilitata proprio dalla “rivoluzione digitale”. Il trasferimento delle competenze da diversi campi verso il mondo della progettazione architettonica è grandemente facilitato dalle nuove tecnologie, comporta un’ampia condivisione della conoscenza, l’immersione in un nuovo telaio di collaborazione.
La collaborazione nell’architettura è sempre stato un aspetto fondamentale. Basti pensare al lavoro di team che si realizza nei grandi studi, come quelli di Norman Foster o Renzo Piano, che si articolano secondo vari gruppi di partner e associati. La collaborazione e il lavoro di gruppo è ora resa dalla nuove tecnologie della virtualità molto più facile, e tale collaborazione adesso verrà portata ad un livello più esteso e profondo. Ecco, "virtualità" e "collaborazione" sono le parole chiave che governeranno gli scenari dei futuri architetti, che permetteranno la gestione di parametri complessi in funzione di nuove tecnologie come prodotti riciclati e riciclabili, risparmio energetico, materiali ecocompatibili e nuove sperimentazioni in diversi campi.
La dinamica di apprendimento, che si crea a partire da una piattaforma collaborativa basata sulla rete, permette di esplorare lo scenario globale e le sue conseguenti ripercussioni locali. Ne è un esempio il network Greenprefab che rende possibile una comunicazione diretta tra persone, competenze e aziende. Si consideri la possibilità di caricare e scaricare da questo tipo di piattaforme progetti e prodotti, per confrontare le attività e essere in contatto con nuovi partner di ricerca. Come ci ha spiegato L’arch. Furio Barzon, questa è la concezione di un nuovo mercato, che si basa su una piattaforma aperta capace di favorire una nuova industria , incentrata sulle ultime tecnologie, sull’eco-sostenibilità, dove la parola chiave è “affordable”.
Se nel nuovo scenario il punto chiave consiste nel combinare diverse competenze di diversa provenienza, se si tratta di un sistema di input e output, dobbiamo tener presente che all’aumentare delle informazioni dalle quali possiamo attingere, cresce l’importanza della propria formazione per rapportarsi ad esse. In altre parole, diviene fondamentale, in questo contesto, la formazione individuale, la propria cultura e sensibilità che rappresentano il mezzo per individuare nell’infinita e complessa rete, ciò che serve per sviluppare il proprio personale progetto. Sulla base di ciò si può dire che questo tipo di futuro collaborativo non esclude affatto l’inventiva, la creatività, l'originalità, né preclude un iter personale, ma al contrario, rappresenta un’incredibile fonte di potenziamento di questi caratteri così come di incontri con altri campi, dalla tecnologia d’avanguardia al design.
Possiamo affermare che ormai sono a tutti evidenti gli effetti del web 2.0 sul modo di leggere la realtà, così come di intervenire su di essa ed ormai è affermata la potenza di questo strumento. I developer dei network ci forniscono gli strumenti necessari per creare rapporti e collaborazioni, sta a noi saper utilizzare queste piattaforme collaborative per sviluppare la nostra creatività e realizzare i nostri progetti.
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