L’architetto è sempre stato importante, ora più che mai.
È compito dell’architetto trovare una soluzione compositiva che tenga conto di numerosi fattori quali il rapporto con l’ambiente, il vivere sano, l’economia, ecc... Ed è proprio causa del tempo che ci vuole per tenere conto di tutti i fattori del progetto, che talvolta l’architetto non presta adeguata attenzione ad alcuni di questi e quindi il progetto ideato risulta sotto alcuni punti vista all’avanguardia ma per altri no. Per questo motivo è necessario che l’architetto si metta al passo con le nuove tecnologie e ne comprenda l’enorme potenziale. Un esempio evidente è la piattaforma Green Prefab ideata dall’Arch. Furio Barzon. Green Prefab è un sistema in grado di produrre edifici di nuova generazione, fondato sull’utilizzo di software collaborativi che si basano su dei modelli di produzione industriale. Questo strumento è in grado di guidare l’architetto nella progettazione di edifici sostenibili dal punto di vista sia delle prestazioni sia del costo; per di più il sistema è in grado di fornire un preventivo dell’opera che ben rispetta il vero corrispettivo finale. Inoltre il progetto sarà ecocompatibile grazie al continuo aggiornamento del sistema nei confronti delle nuove tecnologie e dei materiali. Lo sviluppo tecnologico renderà più semplice e interattivo il lavoro dell’architetto. Il progettista potrà inoltre confrontarsi con altri colleghi perfezionando e migliorando il proprio progetto, rendendolo efficiente da tutti i punti di vista.
Molto importanti per un architetto, quindi, sono anche le nuove tecnologie applicate all’ideazione di nuovi materiali, oltre a quelle applicate per la composizione (Green Prefab). Questi nuovi materiali (sviluppati attraverso le nanotecnologie come descritto dall’Arch. John M. Johansen) saranno adeguati non solo a migliorare la vita dell’uomo, magari rendendola più sana, ma anche a cambiare la struttura dell’edificio, rendendola più leggera e in grado di determinare forme che sino ad ora non è stato possibile realizzare.
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