mercoledì 30 marzo 2011

Sabrina Pozzebon 271242

Quali sono gli scenari per un architetto?



A questo quesito ha risposto l’architetto Furio Barzon con la sua lezione del 15 marzo 2011.


Prima di tutto per scenario si intende l’ambiente che fa da sfondo a un avvenimento ma anche il possibile sviluppo di una situazione.


Durante il suo intervento, Barzon, ha riportato la sua esperienza con Green Prefab (di cui ne è presidente), un’azienda che ha come obiettivo la reinvenzione della costruzione in tre ambiti: ambiente, società ed economia.


Secondo me questi sono gli scenari in cui un architetto deve concentrare la sua attenzione.


Dell’ambiente, per esempio, deve sapere che oggi il 35% delle fonti non rinnovabili è impiegata nelle costruzioni, sia in fase di realizzazione che in fase di “vita” dell’edificio. Per questo l’architetto deve avere una nuova sensibilità, con il risparmio energetico e materiali ecocompatibili.


Della società deve studiare e cercare di intuire il suo sviluppo, come l’architetto Barzon, che prevede la concentrazione nel 2050 del 75% della popolazione nelle grandi città (che dovranno comprendere un milione di persone).


A questo proposito, l’architetto oggi è pronto a dirigersi verso questa direzione? Non credo che tutti ne siano capaci! Per questo è necessario un’innovazione di questa figura professionale, così antica ma sempre così mutevole.


L’economia delle costruzione tutt’oggi è ancora basata su una tecnica costruttiva ancora troppo costosa.


Per questo l’economia si dovrebbe basare sempre più sul prefabbricato che trasferisce le tecnologie dell’industria nel mondo delle costruzioni creando degli elementi di alta qualità e che garantiscono costi più bassi.


Per prevedere questo non basta avere solo delle interazioni “provinciali” ma bisogna avere quelle intelligenti, ciò significa trovare uno strumento che sia capace di creare una visione globale del mondo lavorativo.


Già una rivoluzione è stata fatta dall’architetto qualche anno fa con l’integrazione dell’uso del disegno digitale (AutoCAD, ArchiCAD, Revit, …) come strumento di lavoro insieme a internet.


Ma fino adesso sono stati dei strumenti “passivi” cioè dove le singole persone pubblicavano dati senza però rendere possibile una diretta interazione con altre persone.


A questo ha pensato Green Prefab creando una piattaforma collaborativa tra le varie persone che lavorano nelle varie fasi della costruzione di un edificio; dando inizio così a una interazione intelligente.


La piattaforma mettere in relazione: committenti, architetti, ingegneri, aziende di prefabbricazione e imprese costruttrici, dando a tutti i settori una maggiore visibilità e facilità di lavoro.


Questa reciprocità evita enormi perdite di tempo normalmente richiesto nell’iter di una costruzione.


Green Prefab dà al committente la possibilità di avere un scenario dove può avanzare delle richieste e bandire dei concorsi. Dall’altra parte dà la possibilità a qualsiasi architetto di avanzare una proposta utilizzando un programma messo a disposizione da Green Prefab (così da avere univocità) e di creare un progetto utilizzando i materiali prodotti dalle aziende di prefabbricazione che pongono nel database un modellino 3D dei loro prodotti. Questi ultimi vengono utilizzati come dei “lego” per creare il progetto ideato dall’architetto.


Una volta che il committente sceglie il progetto secondo lui più rilevante, quest’ultimo viene spedito a un ingegnere che esegue tutti i calcoli necessari; successivamente viene rispedito all’architetto che eventualmente farà le opportune modifiche.


Il progetto finito viene quindi trasformato in un ordine, che vieni inviato alla ditta produttrice, e spedito alla ditta che successivamente realizzerà la costruzione.


Per il periodo di cantiere è stato creato un calendario che, grazie l’uso di un software, permette di avere un controllo delle varie fasi di creazione dell’edificio e di risolvere i problemi in tempo reale.


Oltre al software è possibile controllare la fase di costruzione anche grazie l’impiego di persone competenti (visto che è un sistema recente).


Questa azienda è sul mercato da poco tempo ma ha già realizzato dei progetti a livello internazionale.


Questa esperienza fa capire come si sta affermando un nuovo scenario per l’architetto: quello digitale.

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