mercoledì 23 marzo 2011

Laura Catra 271184

Noi studenti di architettura saremo gli attori del futuro che interagiranno con il sistema all’interno di uno scenario, ossia di una sequenza specifica di azioni e interazioni. Come tutti gli attori dobbiamo studiare una parte, nonché avere un ruolo all’interno del film, che può andare dall’essere protagonista ad una semplice, ma comunque importante, comparsata. Dobbiamo quindi formarci e apprendere ogni tipo di nozione stando al passo con i tempi. Sapere cosa c’è stato prima di noi, ma saper anche interagire e collaborare all’interno del mondo digitale. Come non sarebbe più originale girare una gag comica, in bianco e nero, fatta solo di gesti, così, in architettura, non basta saper costruire, ma bisogna guardare ad un approccio che soddisfi gli interessi e i bisogni reali dell’uomo moderno attraverso profondi cambiamenti culturali. Internet, ad esempio, mentre negli anni Novanta era solo un fenomeno marginale, ora è diventato un vero e proprio sistema operativo della nostra società, una rete trasparente in cui ognuno può rendersi partecipe, e interagire in svariati modi.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=7605&ID_sezione=&sezione=. L’applicazione degli scenari digitali alle architetture è una delle tecniche più potenti per sviluppare e validare un’architettura. Gli scenari però devono guardare alla qualità, alla praticità e quindi progettare, comprendere e descrivere e infine verificare in lavoro finito. Uno scenario architetturale è quindi una descrizione chiara e completa. http://www.dia.uniroma3.it/~cabibbo/ids/pdf/as10-requisiti-e-scenari.pdf Un esempio concreto lo si può trovare nel sito di Green Prefab, in cui architetti e ingegneri interagiscono nel portale con lo scopo di creare e sviluppare sistemi nuovi per una società che guarda all’organizzazione, progettazione e standardizzazione di elementi architettonici per la realizzazione di edifici ecologico- sostenibili. http://test.greenprefab.com/ “L’architetto ha sempre agito e costruito per standard. Gli standard sono un fatto di logica, di analisi, di studio scrupoloso; si stabiliscono a partire da un problema ben posto. La sperimentazione fissa definitivamente lo standard. (Le Corbusier, Verso un’architettura, a cura di Pierluigi Cerri e Pierluigi Nicolin, Milano, Longanesi, 2010 (1923), pag 103). E’quindi ora di cambiare standard e guardare ad un’architettura del bisogno, ma soprattutto del piacere e della perfezione, perché la vita di ognuno di noi è legata all’architettura, quindi agli ambienti che ci circondano, i quali devono essere i più armoniosi e funzionali possibili. Il modo migliore per scoprire le tecniche, gli usi e le culture, non solo dell’ambiente a noi vicino, ma di tutto il mondo, è di scoprirlo in tutti i sensi, interagendo il più possibile in Internet. Noi architetti siamo spettatori nel momento in cui utilizziamo internet come strumento di guida e conoscenza, ma dobbiamo essere anche soggetti attivi nel portare i nostri pareri e progetti fin tanto magari da diventare in futuro protagonisti nel produrre pensieri e idee innovative. Il fine è quello di costruire un mondo vivibile, soddisfacendo i bisogno non solo del singolo, ma soprattutto della collettività, riuscendo a staccarsi dagli stereotipi ormai a noi fissati. La società ha bisogno di evoluzione e trasformazione della concezione di abitazione, tanto che le città dovrebbero essere, o meglio diventare, ordinate invece che caotiche. La storia ci mostra che ormai il più è stato fatto, l’abilità quindi ora sta nel restaurare ciò che è presente, e nello sfruttare al meglio le tecniche e i mezzi a disposizione, aprendo la mente verso una concezione architetturale, guardando si al bisogno, ma anche facendo in modo che sia un beneficio a portata di tutti. L’architettura del futuro non può dunque prescindere dalle nuove tecnologie, come quella fotovoltaica, eolica, e, in futuro ormai imminente, robotica. Basti pensare al celebre e profetico film “Ritorno al futuro” in cui quella robotica e digitale sono più che mai presenti in ogni edificio.

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