martedì 29 marzo 2011

Mattia Fanin 271726

L’evoluzione informatica, che come abbiamo avuto modo di vedere negli ultimi 50 anni ha intrapreso un rapido andamento, ha ineluttabilmente determinato importanti ricadute nella società contemporanea, specialmente per quanto concerne le potenzialità comunicative del singolo. Dal dinamico mondo del mercato alla sfera socio-culturale, dalla dimensione dei rapporti pubblici a quella privata, siamo stati completamente travolti in un sistema di vivere basato sulla sempre maggiore collaborazione tra le varie parti interessate, in cui ognuno è artefice e al tempo stesso spettatore di quel mondo virtuale (nominato da Natalino Bonazza “ambiente digitale”) la cui astrattezza entra in gioco, per quasi confondersi, con la tangibilità del mondo reale. Inevitabile quindi come questo fattore interessi anche la disciplina di Architettura, da sempre teatro di diffusione e scambio di saperi e idee, punto di unione tra tradizione e innovazione. Il mondo dell’informatica offre di fatto incredibili potenzialità a quest’ultimo carattere, sia sul piano prettamente pratico (progettazione e realizzazione dell’edificio) sia su quello teorico (personale bagaglio culturale). Per quanto riguarda il primo elemento basti citare l’impiego della computer grafica nel disegno tecnico, che ha completamente rivoluzionato il modo di concepire il progetto aprendo la strada a nuove forme e configurazioni (l’impiego per esempio di nuovi materiali), proiettandolo in maniera più “sensibile” nella realtà. Per il secondo, la nascita e lo sviluppo di numerose piattaforme sociali di discussione e aggregazione (elementi caratterizzanti del cosiddetto Web 2.0), che tramite questa interattività garantiscono vere e proprie comunità di lavoro specializzato basato su una continuità nei rapporti tra gli addetti che gravitano nello stesso settore lavorativo, contribuendo di conseguenza a uniformare ed estendere il patrimonio culturale. Colui quindi che si avvale di questi preziosissimi mezzi ha quindi poi l’opportunità di entrare a contatto, in maniera pressoché immediata, con innumerevoli realtà, alle quali dare un personale contributo o dalle quali poter attingere ciò che la sensibilità e l’interesse personali meglio suggeriscono. Considerando inoltre il fatto che il numero di architetti rispetto alla disponibilità di posti di lavoro è pressoché spropositato, il futuro (di certo non roseo) per chi decide di intraprendere questa carriera, sarà in gran parte determinato dalla competitività raggiunta nel mondo del mercato, ai cui canoni ed esigenze l’architetto deve inevitabilmente adempiere. Un esempio è dato dal sempre più crescente interesse per le costruzioni ecosostenibili (case intelligenti), per cui si ricerca un’edilizia ecologica che sia però al tempo stesso anche efficiente e di pregio, in cui cioè il binomio tra tecnica ed estetica si fondi sotto un’unica e completa realtà: su questo problema abbiamo visto come ad esempio Green Prefab rappresenti un importante sito di scambio e condivisione per quanto concerne le nuove frontiere tecnologiche applicate all'edilizia, ma la lista sarebbe pressoché infinita. Risulta quindi chiaro come il mondo dell’informatica sia di così vitale importanza per l’architetto del domani, un valido supporto attraverso il quale mettersi in gioco per poter maturare ed affermare la propria figura professionale, rimanendo sempre al passo con le ultime tendenze, sia in ambito tecnico, sia in ambito artistico.

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