Per come si sta costruendo attualmente, il mondo delle costruzioni, che occupa circa il 40% dell’economia mondiale, sta diventando sempre meno sostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale. In occidente, inoltre, si ha una sovrabbondanza dell’offerta, rispetto alla domanda, che ha causato un periodo di crisi.
Alcuni governi stanno per questo tentando di incentivare la produzione mettendo a disposizione finanziamenti per la realizzazione di grandi infrastrutture come metropolitane, autostrade, ferrovie e grandi opere in genere(link).La Cina è tra i mercati più promettenti poiché ha più del 50% dei cantieri aperti del mondo; seguita poi dagli Stati Uniti e dal nord Europa.
Gli architetti che operano in questo scenario devono avere una certa sensibilità verso l’ambiente e verso il risparmio energetico; devono tener conto dell’inquinamento prodotto e delle risorse presenti nel pianeta. Dal punto di vista ambientale devono utilizzare sempre più energie rinnovabili come quella geotermica, idroelettrica, marina, solare, eolica e quella derivante dalle biomasse. Lo scopo dei nuovi architetti è quello di edificare con un minor costo di produzione e creare costruzioni che abbiano prestazioni maggiori e che siano sempre più innovative ed efficienti.
Per tale scopo l’uso dell’informatica è molto utilizzato ed importante; basti pensare alla rivoluzione che hanno portato i programmi informatici come il CAD ad esempio, per la rappresentazione di modelli in 2D e 3D. L’utilizzo del computer permette di progettare molto più velocemente creando immagini sempre più dettagliate e di facile comprensione. Con l’invenzione di internet, si creano delle relazioni tra gli architetti di tutto il mondo, permettendo così alle nuove tecniche costruttive di diffondersi in modo molto rapido nei vari paesi. In questo modo, quindi, si cerca di trasferire tecnologie, prodotti, processi dai settori industriali verso il settore delle costruzioni, unendo così tra loro le componenti che risultano migliori tra i vari campi. Aprendosi all’intero mondo e non rimanendo chiusi nell’ambito locale, si fruttano tutte le conoscenze dei vari popoli per trarne costruzioni sempre più sicure. Gli architetti futuri devono dunque lavorare in uno scenario mondiale costruendo edifici con comportamenti ecosostenibili ed ecocompatibili.
lunedì 28 marzo 2011
Federica Pellizzari 271401
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