sabato 26 marzo 2011

Enrica Segat 271336

La parola scenari, se cercata in un normale dizionario di lingua italiana oppure inserita in un qualsiasi motore di ricerca, riporterebbe numerose definizioni, la cui principale sarebbe quella di ambiente ricreato su cui si svolgono scene teatrali, oppure quella di paesaggio che fa da sfondo ad un avvenimento (citazioni tratte da "Il Nuovo Zingarelli minore"). Ho voluto iniziare con l'analizzare direttamente la parola, per partire da una riflessione fatta dal Docente di Estetica Teologica Natalino Bonazza che nell'analizzare la parola cultura sottolineava il fatto che ne esistono centocinquanta definizioni.

Lo scenario di un architetto comincia appunto dal definire con certezza ciò che gli sta intorno per poi partire con la formazione di un proprio scenario che è costituito innanzitutto con lo scambio di informazioni (in questo il web è il più perfetto strumento), idee, concetti e rielaborazioni personali della visione reale. Alla luce dell'incontro con l' Arch. Furio Barzon e con la conseguente esposizione e analisi del sistema Green Prefab è emerso proprio lo scambio di informazione e le comunicazioni tra un settore di fabbricazione ed i settori successivi dando luogo ad una catena ben definita e controllata in ogni sua fase. Applicazioni pratiche di questi concetti sono i file dwg ovvero le estensioni usate dai programmi CAD che sono passate da versioni mute a versioni piene di informazioni. Questo rappresenta un notevole passo in avanti perchè permetterebbe di ottimizzare i costi, i tempi di fabbricazione e sicuramente il risultato finale che dovrebbe essere un prodotto ecosostenibile e ben definito al momento di presentazione al potenziale acquirente in fase preliminare. Un ulteriore aspetto che andrebbe a favore del sistema Green Prefab sarebbe la rintracciabilità del prodotto, soprattutto in un periodo dove l’ attenzione per l’antisismico è più elevata che mai (http://www.ingv.it/).

Attualizzando, gli scenari per un architetto (tenendo conto delle varie premesse iniziali), sono formati da una serie di continui cambiamenti dove chi esercita la professione, o che almeno è in procinto di apprenderla, deve costantemente tenersi aggiornato. Normative, fasi del mercato, settori in sviluppo, nuove tecnologie per la progettazione ed una cultura (in generale) in continua crescita e sviluppo.

Concludendo vorrei citare un grande architetto Giancarlo Consonni che con le sue riflessioni sugli ambienti in cui l’architetto deve operare cita la grande importanza della conoscenza, di ciò che è stato prima e di tutte le fasi evolutive dell’ambiente soggetto all’inserimento architettonico (vedi anche "Tipo Inserito" di V. Grgotti). Con questo non sottintendo con ambiente solo quello naturale, ma anche quello architettonico, urbano e tecnologico. Trovo Green Prefab una piattaforma di scambio davvero utile che calza perfettamente con lo “scenario” attuale di un architetto, ma che a contrario di quello che molti hanno pensato non del tutto un meccanismo standardizzato di progettazione perché anche nella scelta un architetto è in grado di manifestare la sua cultura, la sua intelligenza, la sua attenzione alla funzionalità e perché no, anche la sua creatività.

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