giovedì 24 marzo 2011

Giovanna Trevisan 272221

“Architettura” deriva da architetto, termine derivato dal latino architectus , ma di origine greca architèkton, parola composta da àrche e tècton che significa capo costruttore. L’architettura è la disciplina che ha come scopo l’organizzazione dello spazio in cui vive l’essere umano. Essa attiene principalmente alla progettazione e costruzione di un immobile o dell’ambiente costruito.

Nel corso dei secoli vi è stato un mutamento della società ma soprattutto delle esigenze, e a seconda di questi cambiamenti l’architettura ha fatto il suo percorso. Nel 2011 vi è un evolversi continuo di tecnologia , di innovazioni. Molto più che nel 2010 . Vi è un continuo flusso di notizie, video e altre informazioni riguardanti il nostro sistema digitale.

E allora la domanda da porsi è quali siano gli scenari digitali che ci attendono nel nostro futuro come architetti.

Tema fondamentale per un miglior avvenire è l’architettura sostenibile. Non si può più continuare a costruire case ad alto costo che ormai nessuno si può permettere e bisogna realizzare edifici di cui abbiamo capito le prestazioni in termini ambientali e economici per migliorare il comfort, la salute, la qualità della fruizione utenti / abitanti e ridurre l’impatto ambientale.

Una delle aziende che tratta prevalentemente questi punti è la Green Prefab, la quale intende incidere , rivoluzionare il settore delle costruzioni secondo scenari globali che riguardano l’ambiente , la società e il mercato. L’architetto Furio Barzon è colui che ha fondato questa start up, questa piattaforma collaborativa dove vi è un passaggio fondamentale in quanto ci si sposta dal disegnare come architetti al controllare una macchina molto più complessa che attraverso il disegno mette a disposizione una serie di modelli informatici a tutta una serie di interlocutori. Il disegno che l’architetto genera diventa quindi un master model che governa tutta la catena di produzione dell’edificio. Tutte le informazioni vengono quindi proposte e messe in relazione con tutti. Vi è quindi una condivisione , uno scambio di idee che consente un continuo evolversi di progetti un continuo farsi conoscere nel mondo. Questa messa in comunicazione con la realtà circostante pretende però una certa responsabilità.

Responsabilità che riteniamo fondamentale anche nel WEB 2.0 ossia i social network presentatoci dal docente di Estetica Teologica e di Teologia della cultura Natalino Bonazza. Il web 2.0 è costituito da un continuo scambio reciproco dove colui che propone è allo stesso tempo colui che riceve. La rete è un infinito intreccio di contenuti che noi dobbiamo usufruire per costruire noi stessi ,come risorsa e non come uno “stare in linea “ in quanto si potrebbe cadere nella dissipazione . Bisogna usare la nostra cultura nel miglior modo possibile e non sprecarla. Bisogna cercare di acquisire l’autorialità ed essere consapevoli di ciò che internet ci offre.

Il web 2.0 è una risorsa straordinaria che bisogna utilizzare nel miglior modo possibile cercando di imparare e crescere da essa. La cultura digitale è anch’essa un elemento che educa l’uomo e lo rende partecipe e rinnovatore del nostro futuro.

Volendo dare un risposta alla domanda posta all’inizio della trattazione, un architetto che si presta ad entrare nell’era di un’architettura digitale, un’architettura che punta a dare risposte concrete alle esigenze e richieste poste dall’uomo e dall’ambiente, dovrà ambientarsi necessariamente all’interno cercando di realizzare edifici a basso costo in un tempo relativamente ridotto e con una certa qualità estetica e cercando di utilizzare correttamente la rete per una formazione adeguata della cultura digitale dell’individuo.

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