mercoledì 23 marzo 2011

Corinna Zago 271316

Dal lavoro al tempo libero, dai rapporti sociali allo scambio culturale a distanza, oggigiorno ogni aspetto della nostra vita coinvolge, in diversa misura, l'Informatica e la Digitalizzazione.

Il processo di evoluzione è stato relativamente breve:
dal salone alla scrivania durante gli anni '60 e '70 (con nuovi metodi di progettazione del software, minori dimensioni dei calcolatori, rapido sviluppo dell'hardware, primi PC, linguaggio C, sistema operativo Unix e applicazioni diverse da quelle scientifiche), dalla scrivania alla tasca negli anni '80 e '90 (con strumenti di sviluppo per hardware e software, nascita della telematica, nuove applicazione, reti di calcolatori, Internet), finalmente arriva il 2000 con la vera e propria Rivoluziona Informatica e la Cultura Digitale (come afferma Natalino Bonazza nel suo intervento del 22 Marzo).

Word Wide Web (il più noto www), Web 2.0, Open Source... sono elementi ormai fondamentali e indispensabili, in concomitanza a programmi specifici di disegno digitale, nell' Architettura. Lo scambio a distanza tra varie personalità in questo campo grazie a Social Community, la realizzazione di progetti tramite programmi specializzati per la progettazione e la collaborazione di più professionisti messi in contatto via Web, ha permesso lo sviluppo di nuove tecnologie, funzioni, utilizzi e gusti estetici della nuova Architettura.

Green Prefab è l'esempio per eccellenza della sintesi tra Web, architettura e scambi sociali tramite il Mondo del Digitale: è una Social Community che usa strumenti informatici low cost per produrre edifici ecosostenibili. Come afferma uno dei fondatore di questa iniziativa, Furio Barzon, “Oggi realizzare un edificio è più che mai il frutto di un fare collettivo, io direi collaborativo [...] insieme a un gruppo di imprenditori e di industriali illuminati ci stiamo cimentando nel rifondare un intero sistema di lavoro”, concentrandosi sulle nuove priorità dell' Architettura attuale (a differenza di quella che si può definire “tradizionale”), cioè la sostenibilità, il controllo oculato e ragionato non solo della spesa ma anche del tempo, l'impatto ambientale e sociale di nuovi edifici, la prefabbricazione come nuovo sistema della produzione edilizia e la tecnologia.

Sono obbiettivi innovativi, vantaggiosi per l'ambiente e le persone, stimolanti dal punto di vista dell'ingegno e della creatività grazie alle nuove possibilità concesse da nuove tecnologie strutturali. Obiettivi che indubbiamente segneranno il modo attuale di progettare, costruire, lavorare, comunicare, gestire, scambiare... in una parola vivere.


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