Il mondo del web ha portato ad una vera e propria rivoluzione, dove il soggetto è proprio l’uomo inteso come personaggio attivo che riceve informazioni di vario tipo cercando di rielaborare queste informazioni facendo molte connessioni di conoscenza, accendendo in qualche modo l’intuizione. Un computer dotato di codici binari non è capace di averla, mentre la mente umana la possiede insieme ad altri sistemi per favorire l’intuizione.
Il mondo del web 2.0 ha permesso uno scambio di informazioni da persona a persona, scambio di informazioni caratterizzato da una circolarità di relazioni, dove colui che propone è allo stesso tempo colui che riceve.
Questa rivoluzione porta a formare un ambiente di relazione.
Siamo in un luogo dove si trasmette sapere e si attiva la capacità della creatività e occorre dire che in questo ambiente di relazione che è il web 2.0 in partenza esige che noi siamo possessori di una capacità critica, capaci di interlocuzione intelligente e per forza di cose siamo responsabili non solo dei contenuti che circolano, ma anche di quelli che in qualche modo sono sottoposti alla nostra attenzione, perché siamo chiamati ad una comunicazione e ad una considerazione.
Abbiamo una marea di informazioni che ci viene fornita, ma se non siamo capaci di gestire per primi questi dati o almeno di saperli riconoscere e analizzare, classificare e distinguere, in noi non si produce una vera conoscenza.
Il web 2.0 può essere una risorsa potente a diventare un fatto di cultura, possiamo aumentare linguaggi, esempio comunicare attraverso musica, immagini e video, o magari lavorare sulla contemporaneità tra questi .
Siamo in possesso quindi di un ampio spazio per suscitare una creatività. La porta più importante che siamo in possesso e che dobbiamo cercare di gestire quello che l’attraversa è quella dei sensi.
I Social Network mettono a confronto l’uomo con altri interessi facendo interagire le loro passioni e le loro idee, i blog e le comunity aprono discussioni sui più svariati argomenti facendo intensificare la discussione verso un determinato sapere. Quindi l'autostrada dell'informazione apre nuove frontiere
ma può solo essere un filo, una linea di collegamento.
Il tema fondamentale rimane l'uomo possessore di una cultura. Mancante di questo diventa nocivo per tutti, non solo, non assimila niente anche se è inondato di informazioni. Il salto di qualità è di non restare spettatori, mi di diventarni attori e partecipi attivamente.
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