martedì 22 marzo 2011

Enrico Del Favero 271165

Analizzando superficialmente al giorno d'oggi la situazione sociale ed economica del mondo intero non si prospetta per un comune architetto uno scenario positivo. Anzitutto dobbiamo citare l'ormai famosa crisi economica nonché una fra le maggiori cause di questa desolante situazione; essa ha letteralmente bloccato il settore dell'edilizia. E’ accaduto infatti che le imprese dichiaranti cessata attività sono state più di 30 mila nel primo semestre del 2010 e la dilatazione dei pagamenti sta facendo chiudere le aziende dunque ne risente moltissimo anche il lavoro dell'architetto. Un altro aspetto da non tralasciare in questa introduzione è il numero sovrabbondante di architetti che non riescono ad essere assorbiti tutti dal mercato, dunque una maggiore difficoltà per questi professionisti nel trovare una occupazione. Tralasciando l’analisi delle cause e delle conseguenze di questi principali problemi cerchiamo ora di individuare gli scenari che si prospettano nell’immediato futuro per un architetto tenendo in forte considerazione i nuovi “mezzi” che egli può utilizzare. In questo caso mi riferisco soprattutto all’informatica: è lo strumento per eccellenza del nuovo millennio, quel piccolo oggetto sul quale ruota il mondo. Tuttavia la maggior parte delle persone ritiene che il suo contributo in campo architettonico consista nei vari e più o meno dettagliati programmi di disegno architettonico grazie ai quali oggi otteniamo nuove forme e più precisione di quanta ce ne fosse in passato. Questo è sicuramente un fatto coadiuvante nel lavoro di un architetto ma la grande novità consiste in un uso alternativo nonché intelligente del computer; mi riferisco in questo caso all’esperienza raccontataci dall’architetto F.Barzan il cui lavoro-progetto ha aperto in me e, come da lui stesso detto, in circa 20 mila architetti un’altra possibile strada da intraprendere. Tuttavia il progetto dell’architetto Barzan risulta molto interessante anche per l’intenzione (fondamentale in un prossimo futuro al fine di rispettare il nostro ambiente, ormai visibilmente ipersfruttato) di costruire edifici ecologici e sostenibili tramite quella procedura da lui spiegata che non starò qui a ripetere. Ritengo quindi che un innovativo uso del pc e una buona conoscenza delle tecnologie informatiche siano necessarie anche se non sufficienti per poter avere, in un prossimo futuro, un discreto successo in questa professione. Penso inoltre che un architetto prepari il suo futuro sin dalla formazione ed avere una mente aperta moltiplicherebbe gli scenari che gli si presentano davanti. Con il termine “mente aperta” intendo valutare anche tutti gli scenari esteri e in caso di convenienza sfruttarli magari anche trasferendosi. Dunque una situazione che, ascoltando i media, sembra riservarci ben poche prospettive future, può trasformarsi, grazie ai mezzi informatici e alla nostra intelligenza, in uno sfondo proficuo, ricco di risorse da utilizzare per una rispettabile carriera.

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