Stiamo vivendo in un periodo di continuo sviluppo tecnologico che ha modificato anche il modo di pensare dell’Architetto,quest’ultimo si trova all’interno di un ambiente composto da vari scenari e agevolato da nuovi strumenti.
I principali scenari o ambienti digitali del quale deve tener conto sono quelli riguardanti l’ambiente,la società e il mercato.
Il settore delle costruzioni usufruisce del 35% delle risorse non rinnovabili del pianeta,socialmente le popolazioni del mondo si agglomerano in grandi centri urbani e si presume che nel 2050 il 75% delle popolazioni vivranno in metropoli,per quello che riguarda l’economia si deve tener conto del bilanciamento del potere nel mondo.
Per risolvere questi problemi l’Architetto Furio Barzon fonda Collaboratorio(comunità di 18.000 Architetti con sede al VEGA),un’organizzazione che funziona come microincubatore per la realizzazione di Green Prefab.
Green Prefab propone di trasferire tecnologie,prodotti,processi dai settori industriali al settore delle costruzioni,propone di aumentare la sensibilità ambientale utilizzando prodotti riciclati e riciclabili ed avere una grande attenzione al risparmio energetico usando anche materiali artificiali.
Oggi i prezzi per l’acquisto di un’abitazione non sono più sostenibili e raggiungibili da una fascia molto alta della popolazione,per quello che riguarda questo aspetto economico Green Prefab consiglia di costruire attraverso prefabbricati che garantiscono minor costo e maggiori prestazioni.
Due grandi rivoluzioni hanno modificato il modo di lavorare dell’Architetto,la rivoluzione del CAD e la rivoluzione del web.
Lo sviluppo dei programmi CAD permettono di vedere i progetti creati in un nuovo telaio prospettico grazie all’esplorazione di nuove forme geometriche.
Il passaggio dal web 1.0 al web 2.0 permette di utilizzare internet come strumento collaborativo per scambio di informazioni.
In definitiva gli scenari che il nuovo Architetto dovrà affrontare saranno legati all’ambiente che ci circonda,alla società di cui facciamo parte,all’economia ma soprattutto dovrà affrontare tutto ciò con l’utilizzo del nuovo web.
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