sabato 9 aprile 2011

Riccardo Dalla Bona 271243

Gli scenari di lavoro futuri per un architetto sono cambiati, non parlo del lavoro svolto ma del modo in cui si svolge il lavoro, la condivisione delle informazioni e il metodo di costruzione. Per come si svolge è semplice spiegare, basti pensare la grande innovazione del computer che ha visto piano piano scomparire i disegni fatti a mano, grazie all’utilizzo di programmi quali autocad, archicad o più semplicemente sketch-up, i quali conferiscono una maggior velocità di mettere su carta il progetto e di avere l’opportunità di avere un resoconto abbastanza soddisfacente dell’edificio finito grazie alla modellazione 3d. Da questo punto si passa alla condivisione che ormai sempre attraverso il computer connesso alla rete del web 2.0, è possibile trasferire i progetti realizzati con i programmi sopra citati, in tempo reale, da una parte all’altra del mondo. Questo quindi rende possibile una grande apertura dal punto di vista della cultura architettonica, progettuale e di realizzazione, data la possibilità di sentire il parere di esperti anche di diversi settori tutti di paesi differenti. Tutto ciò necessità di menti aperte, capaci di gestire questo grande mondo chiamato internet e di saperlo sfruttare a dovere. Per quanto riguarda il metodo e le modalità di costruzione, ormai si è portati a parlare di case in bio architettura dove i consumi sono ridotti al minimo e pure i costi e lo spreco per la costruzione deve essere abbassato al massimo dato che il settore delle costruzioni consuma circa il 35% delle energie non rinnovabili del nostro pianeta. Per riunire in un unico progetto la parte più strettamente digitale a quella della costruzione, Furio Barzon ha messo in piedi una piattaforma in grado di unire lo scambio rapido di informazioni, progettazione attraverso il computer con un costruire in verde dettato dall’aumento delle prestazioni dei materiali e dall’uso di elementi prefabbricati. Questa idea che ormai è arrivata ai suoi ultimi passi di sviluppo ed è quasi presente nel mercato si chiama GreenPrefab ed è un nuovo modo di costruire pensare e condividere lanciato nel futuro.

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