lunedì 11 aprile 2011

Alberto Colleoni 270954

Nel XXI secolo la figura dell’architetto è enormemente cambiata, rispetto a quella dei secoli scorsi, dovendosi adattare alla tecnologia, in continua evoluzione, per essere al passo con il mondo che lo circonda. Questo è stato reso possibile grazie allo sviluppo, allo studio e all’ingegno che persone hanno apportato in questo mondo, portando alla scoperta di nuovi ambiti e opportunità per l’architetto. Questi nuovi ambiti possono essere intesi come gli “scenari per un architetto”. Un esempio di questi nuovi ambiti è Green Prefab, fondata da Furio Barzon, che si basa su uno stretto rapporto di collaborazione tra l’azienda, composta da architetti e ingegneri, e il singolo architetto. Lo scopo principale è quello di rivoluzionare la costruzione attraverso degli scenari globali (ambiente, sociale ed economia) utilizzando come soluzioni il riciclaggio, i materiali eco-compatibili, ecc. passando attraverso il digitale e imponendo l’utilizzo di software. In questo modo l’azienda propone delle nuove idee di costruzione, sulla base di un modello on-line, al singolo progettista il quale potrà prenderle più o meno in considerazione e decidere se condividere comunemente l’idea progettuale. In questo modo si apre la possibilità di uno scambio di idee fissato da un legame di biunivocità tra azienda e architetto. Tutto questo viene reso più semplice con l’utilizzo di software, programmi di disegno CAD e internet. I nuovi mezzi di lavoro per l’architetto moderno sono costituiti da attuali e innovativi software e programmi di disegno che hanno facilitato enormemente le attività che un tempo venivano svolte manualmente impiegando più ore di lavoro. Anche internet ha fatto la sua parte facilitando la comunicazione e avvicinando sempre più le persone, creando quindi una fitta rete di relazioni e una possibilità di condivisione di idee e progetti tra i vari utenti tramite applicazioni on-line come blog, forum e chat. Ma a questo si deve prestare una minima attenzione perché, come spiegato da Natalino Bonazza, il Web 2.0 è sì un nuovo vasto mercato ma ci si devo porre il problema di essere pure protagonisti e non solo spettatori perché l’autorialità è la cosa più debole del web ma anche allo stesso tempo importante per tenere vive le relazioni. Quindi per noi giovani è necessario che si inizi da subito a metterci in mostra anche nel web perché sarà la nostra vetrina su tutto il mondo intero. Ritornando a quello già precedentemente detto, secondo il mio punto di vista è quindi necessario fondare l’arte del costruire nella bioarchitettura. Bisognerà quindi mettersi nell’ottica di avere un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell’ecosistema ambientale in modo tale da avere un utilizzo razionale e sostenibile delle risorse al fine di realizzare un miglioramento della qualità della vita attuale e futura. Questo obiettivo ha lo scopo di costruire edifici meno costosi ma più funzionali per tutta la comunità.

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