lunedì 11 aprile 2011

FEDERICO GOBBATO 269355

Oggi come mai lo sviluppo dei mezzi di telecomunicazione ci spinge verso nuovi orizzonti percettivi, quasi ridicolizzando il recente passato davanti alla rivoluzione informatica cui abbiamo assistito nell'ultimo decennio.
Il passaggio al Web 2.0 ha sancito, non solo un miglioramento delle prestazioni nella navigazione internet, ma il transito da un utenza di tipo passivo ad una totalmente attiva e partecipativa, mediante la quale chiunque usufruisca della rete abbia la possibilità di trasformarsi da spettatore ad attore di un teatro globale estremamente dinamico. Ed è proprio questa trasformazione la chiave d'accesso al cuore di una contemporaneità incui la partecipazione collaborativa avvalora idee ed esperienze del singolo, trasportandone l'individualità all'interno di un sistema di cooperazione collettivo.
Nel campo delle costruzioni è possibile constatare oggi un netto cambiamento di rotta, per tematiche affrontate e metodologie applicative, rispetto a gli ultimi decenni del '900. Partendo da un'analisi delle dinamiche ambientali, sociali e di mercato, si è arrivati all'introduzione del concetto di Sostenibilità nell'architettura, ovvero ad una serie di accorgimenti finalizzati ad incrementare le prestazioni energetiche degli edifici, con particolare riguardo alle fonti di energia rinnovabili, ad abbatterne i costi di costruzione e manutenzione, e ricorrendo, nella realizzazione degli stessi, a materiali artificiali con ampia componentistica ecocompatibile. In questo senso gioca un ruolo fondamentale il trasferimento tecnologico, ossia il trasferire tecnologie, prodotti e processi da settori industriali verso quello delle costruzioni, riadattandone il profilo avanguardistico alle esigenze di un nuovo vivere comunitario, nel quale la 'machine à habiter' non è più soltanto uno scenario plausibile, ma necessità irrinunciabile per un futuro adeguato.
Questo nuovo modo di applicare la tecnologia all'architettura non sarebbe però stato possibile senza la rivoluzione informatica citata precedentemente. Lo sviluppo della telematica e dei software ha infatti velocizzato le tempistiche di progetto e la possibilità di scambiare a distanza informazioni ed elaborazioni dello stesso, creando una vera e propria catena di produzione che parte dal committente, passa attraverso l'architetto e i gruppi ingegneristici, fino ad arrivare al prefabbricatore ed alle aziende di costruzione, impiantistica e rifinitura.
Tale metodo, in netto contrasto con quello tradizionale, costituisce lo scenario contemporaneo con il quale tutti gli architetti devono confrontarsi, inquanto rappresenta la vera essenza della collettività e della cooperazione tra ruoli sociali, ognuno di fondamentale importanza per l'altro, e insieme necessari per l'edificazione di un oggi futuribile.

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