lunedì 4 aprile 2011

Alessia Boldrin 271713

Il mondo dell’architettura è un mondo complesso, in continuo movimento e in continua crescita; è lo specchio della società, di un momento storico, di una cultura.
Il “boom tecnologico” dell’ultimo secolo ha travolto la maggior parte degli aspetti della nostra quotidianità: dalla vita domestica, al tempo libero, al lavoro..
L’architettura è in stretta relazione con l’uomo e l’ambiente che lo circonda, perciò l’architetto è colui che per eccellenza dev’essere pronto a cogliere i cambiamenti e le nuove esigenze.
Da una parte si guarda con ammirazione e rispetto ai grandi del passato..dall’altra c’è la voglia di fare uno “scatto” in avanti, reinventare e sperimentare.
La tecnologia ha offerto all’architettura strumenti molto potenti: dal semplice “blocco e matita” si è passati al disegno digitale su computer, grazie a programmi come
CAD, Revit, Sketch up..che oltre a far risparmiare tempo, denaro, fatiche, permettono l’esplorazione di nuove forme, più complesse, e di ottenere modelli 3D sempre più vicini alla realtà.

Il web è diventato una vera e propria finestra sul mondo: un “luogo” in cui è possibile condividere idee, progetti, passioni, ma anche cogliere stimoli, interagire, farsi conoscere..
Comunicare è sempre più semplice e veloce grazie ai
Social Network, le chat, Skype.
Il lavoro dell’architetto è una specie di “sfida creativa”, necessita di relazioni continue, incontri di intelligenze, sensibilità, complicità e solidarietà reciproca.

Oggi si punta a costruire edifici che integrino in sé i valori dell’
eco-compatibilità, del risparmio energetico ed economico, bilanciando funzionalità, estetica e rispetto per l’ambiente.

“Green Prefab”, fondata da Furio Barzon, con sede al parco scientifico VEGA di Mestre (Ve), è una piattaforma di “product life cycle management” per il settore delle costruzioni, è un sistema che si propone di creare una nuova generazione di edifici, sostenibili per costo e prestazioni, utilizzando strumenti, software collaborativi basandosi su un modello industriale di produzione. Unisce un network internazionale di Real Estate: produttori industriali di elementi prefabbricati, imprese di costruzioni, progettisti, ingegneri, università, centri di ricerca.
Il ciclo di vita del progetto è seguito interamente sul web, basandosi sui principi della condivisione e dell’ interazione. Si parte da un database da cui scegliere gli elementi prefabbricati, per poi passare al design, alle caratteristiche tecniche, alla realizzazione vera e propria dell’edificio.

Sotto questo punto di vista la tecnologia si dimostra sovrana..ma mi sorge spontanea una domanda: alimenterà o frenerà la nostra fantasia?
Le innovazioni tecnologiche saranno solo un mezzo o finiranno anche per incidere nella sostanza, magari impigrendoci?
In mia opinione la tecnologia dev’essere usata con discrezione, non va ostentata.
L’architettura è in bilico tra arte e tecnica, due mondi che pur molto diversi devono restare uniti. L’architetto ha responsabilità non solo estetica, ma anche di tipo etico e morale in armonia con tutti gli scenari in cui si trova proiettato: quello della sua mente in cui nasce il progetto, quello materiale della carta su cui disegna, quello virtuale in cui rappresenta il progetto…e infine lo scenario reale dove tutti questi aspetti si devono concretizzare.

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