venerdì 8 aprile 2011

Giada Galvan 270934

In questi ultimi decenni la figura dell’architetto è cambiata. Sempre più spesso l’attenzione è concentrata sull’efficacia, modernità, rapidità, qualità, convertibilità degli edifici a costo contenuto. L’architetto non riesce più a soddisfare tutte queste esigenze di mercato che spaziano in svariati settori di varia competenza. E’ così che sta nascendo o meglio si stanno concretizzando dei progetti di collaborazione di varie aziende che si riuniscono insieme per presentare agli acquirenti un prodotto all’avanguardia e competitivo.
Green Prefab è una di queste tante realtà. E’ un’azienda di Marghera che da poco si è presentata nel mercato ed è frutto di un lavoro di tre anni il cui promotore è l’architetto Furio Barzan. Essa si basa sulla costruzione di “green” buildings attraverso grandi risoluzioni fatte nel campo dell’architettura, mettendo cioè a disposizione elementi prefabbricati in 3D.
In pochi anni si sono affermati programmi come Rebit, Sketch-up, Ifc, Diagital Progect, Archicad, Autocad. Grazie a questi programmi si possono arricchire con vari elementi i progetti attraverso l’introduzione di materiali, dimensioni, calcoli, costo, prestazioni energetiche, il tutto per controllare una macchina più complessa di un semplice disegno.
Il disegno dell’architetto sarà un digital model, un disegno di controllo dei processi.
La società che Barzan ha fondato è chiamata Collaboratorio. Questa è una sorta di piattaforma collaborativa che incide negli scenari globali e a sua volta nel locale, nello specifico:nell’ambiente, nella società e nell’economia.
Secondo vari studi, il mondo delle costruzioni consuma il 35% delle risorse e il 75% della popolazione vivrà nel 2050 nelle metropoli.
La soluzione dell’architettura è quella di puntare sulle nuove tecnologie, studiando i sistemi tradizionali rinnovandoli, utilizzando soluzioni intelligenti e sostenibili a costo minore per aver grandi prestazioni.
In concreto l’azienda si basa sull’utilizzo della rete per attingere informazioni in tempo reale da usare nel mondo delle costruzioni attraverso, per esempio, autocad unito ad archicad in modo da ottenere un disegno immersivo.
Il fine è stato quello di creare una piattaforma libera in cui tutti possono accedere in opposizione ad altre aziende che si basano sullo stesso programma ma non rendono accessibile a tutti il materiale. Questi competitori sono: Google Werehouse, Ecalect, Gehry Technologies, Traceparts, Alibabà, Bimservers, Autodesk Rent.
Green Prefab viene visto come un villaggio globale dove convivono diversi gruppi: i promotori, il committente, l’architetto, l’ingegnere, i collaboratori, i prefabbricatori (producono in serie e a basso costo) che mettono a disposizione i loro dati e materiali nella rete.
In questo modo si ha il controllo dei costi totali, la massima produzione di elementi prefabbricati, riduzione nei tempi di costruzione, produzione di edifici ecologici in uno stile moderno. E’ un master model condiviso da tutti.
Il sito www.greenprefab.com, è organizzato in tre parti:
-COMMUNITY: è lo spazio dove le persone che sono parte di Green Prefab possono fornire le novità per i loro progetti o attività.
-LISTA DEGLI ELEMENTI PREFABBRICATI:viene reso disponibile una lista delle ultime strutture di elementi prefabbricati e allegata una scheda con i dettagli tecnologici ad esempio: la provenienza, il tipo di materiali utilizzati, dove si possono trovare e comprare etc. Nell’area workspace si possono scaricare i lavori in skectup o archicad.
-LISTA DEI PROGETTI:è uno spazio dove sono presentati a più recenti progetti costruiti usando la piattaforma Green Prefab
Fino ad ora il sito viene usato per l’utilizzo di alcuni elementi prefabbricati non per tutto l’edificio. Da quest’anno però l’azienda propone un nuovo progetto, finanziato da Venus-c, chiamato Competition, una sorta di concorso di idee dove il committente può scegliere. Tutti gli studi che vengono fatti sono seguiti per tutto il ciclo di vita degli edifici:progetto, costruzione, abitabilità, demolizione.

Il mercato più interessante per questo atteggiamento è la Cina perché è molto grande ,ha bisogno di edifici “green” ed è interessata a questo nuovo sistema. E’ la maggior promessa con il 50% dei cantieri aperti seguita dall’America e dal Nord Europa. Tra il 2008 e il 2010 Prefab, grazie a delle relazioni con la Cina, è venuta a conoscenza della più grande azienda di prefabbricazione:Taikang. Dopo il terremoto all’Aquila (2009) Green Prefab si propone di ricostruire le case. Viene fatto un concorso a premi per i progetti per i terremotati attraverso sistemi di autocostruzione o prefabbricazione. Lo stato italiano voleva soldi non progetti così niente è stato realizzato.
Un’ altra realtà è Habitech, un consorzio di 300 aziende trentine fra imprese, enti di ricerca e aziende pubbliche, per un totale di 8000 addetti volta a favorire l’innovazione locale. Habitech è un partner fondamentale per Green Prefab, in un mercato in continua evoluzione.In Trentino infatti si è affermata l’attenzione verso i temi della sostenibilità, del risparmio energetico, del riciclaggio dei rifiuti e della continua ricerca per limitare l'impatto ambientale dell'uomo e delle sue attività nel territorio. Ogni giorno infatti viene scelta da molte persone ponendosi di fronte alle sfide che l'economia oggi chiede di affrontare.
Nel mondo c’è un nuovo mercato green buildings, edifici sostenibili in base a dei protocolli e certificazioni. D conseguenza sta emergendo un standard di certificazione energetica e di sostenibilità, chiamato LEED. E’ un insieme di criteri sviluppati negli Stati Uniti e applicati in oltre 60 paesi del mondo per la progettazione, costruzione e gestione di edifici sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale, economico e della salute. Uno standard forte, a base volontaria, aperto, trasparente, in continua evoluzione, supportato da una vasta comunità tecnico-scientifica e ampiamente riconosciuto dal mercato.
Habitech è la società che ha portato LEED in Italia. Conta al suo interno il più alto numero di LEED e segue il maggior numero di progetti sul territorio nazionale.
Un altro progetto è quello di Mario Ceccotti che si basa sullo studio del legno. Uno dei maggiori programmi fu la costruzione di una casa a sette piani in legno e portata un Giappone per provare la resistenza in caso di sisma. Fuori dall’Italia gli investitori di Prefab sono:Cina, California e Germania. Dal 2007 sono stati investiti 200000 euro e la regione veneto ha investito tra 2007 e il 2012, 260000euro.
Green Prefab è dunque simbolo di un nuova espressione dell’architettura. Questo modo di produrre architettura si basa sulla condivisione delle idee e relazioni attraverso la rete per poter essere sempre più efficienti e competitivi, al passo con le novità dei vari settori che interessano al mondo delle costruzioni cosicchè tutti possano vivere e lavorare in edifici moderni ed ecologici.

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