martedì 12 aprile 2011

Alberto Dal Bo' 271570

Architettura nel 2011 non significa più soltanto disegnare progettare e restaurare , ma si fa carico di unire alla cultura della progettazione la necessità di potersi confrontare con la globalizzazione e con le diverse culture che questa mette in relazione, così da poter assumere connotazioni più eterogenee e riuscire nel difficile compito di soddisfare chiunque se ne serva.

La cultura di una Architettura moderna basata su principi non più volti soltanto alla durabilità nel tempo del prodotto da realizzare, ma anche alla eco-sostenibilità di ogni materiale utilizzato nella costruzione, al basso impatto ambientale che dovrebbe possedere l’edificio una volta realizzato ed alla garanzia di dar vita ad un’opera che sia il frutto di un pensato sistema di edificazione, snellito di molti passaggi e che coinvolga il diretto interessato nella concretizzazione delle sue necessità. Nasce a tal proposito un nuovo concetto di compravendita e di scambio del lavoro e della merce utilizzata, facendo così entrare in gioco esigenze un tempo non considerate, come la necessità di una rapida comunicazione e la trasparenza nello scambio di informazioni fra le parti, esigenze che stanno alla base dell’innovativo sistema di gestione e commercializzazione dell’architettura immaginato dall’architetto F. Barzon, direttore e fondatore del sistema Green Prefab che si prefigge di affrontare la soluzione di tematiche che occupano l’immaginazione di molti sul futuro dell’Architettura.

Oggi, il carattere della costruzione si dirige sempre più verso una strada composta di nuove tecnologie e nuovi stili di vita, l’introduzione di materiali innovativi e di nuove tecniche di costruzione ed assemblaggio delle opere non sempre però sono di facile gestione e di sicura “salute” per il mondo in cui viviamo, e gli ostacoli che si pongono sulla strada delle nuove generazioni sono proprio generalmente costituiti da inquinamento e costi sempre più vincolanti di realizzazione, sono questi due grandi “mostri” del nostro tempo che vanno affrontati dalla figura del nuovo architetto, e sistemi come Green Prefab cercano proprio di proporre una soluzione alle problematiche legate al tradizionale processo di costruzione attraverso la massiccia introduzione della standardizzazione del processo di costruzione introducendo una sorta di “catena di montaggio” applicata al mondo dell’edilizia, offrendo una vasta gamma di prodotti attraverso i quali fare la propria progettazione, per cui il committente si troverà sempre al centro di un sistema progettuale che unisce sotto un unico scopo diversi settori della realizzazione dell’opera.

Attraverso l’uso di materiali eco-sostenibili e riciclabili possiamo avere l’opportunità di risolvere il gravoso problema dell’inquinamento e assemblando questi materiali in appositi stabilimenti di prefabbricazione abbattere i costi della manodopera in cantiere, la quale in alcuni ambiti richiede molto più tempo di lavorazione e concorre alla consegna un lavoro meno controllato e molto spesso sprovvisto della certificazione appropriata.

Ovviamente il centro della contrattazione svolta attraverso il metodo di progettazione analizzato si basa sull’utilizzo della rete web e delle risorse che questa mette a servizio, con l’obbiettivo di far entrare in contatto Architetti, Ingenieri, impresari edili ed industrie della prefabbricazione con il committente dell’opera e tra loro stessi.

Rimane ovviamente alla base il rapporto personale tra i professionisti ma possiamo dire che venga positivamente aiutato e sostenuto dalle moderne tecnologie.

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