venerdì 8 aprile 2011

Elena Baesso 272162

L’incontro tenutosi con Furio Barzan ha puntato l’attenzione sul modo di lavorare della figura dell’architetto che negli ultimi decenni si è di gran lunga evoluta. In questo ambito ha un ruolo fondamentale il miglioramento nel campo dell’ informatica.
Per il progetto dell’edificio non è più richiesto solo il “semplice” disegno a mano, ma è indispensabile creare un modello informatico, dove si possono assegnare informazioni alle geometrie che vanno ad arricchire il progetto. Il disegno quindi diventa un MASTER MODEL che gestirà tutta la catena di produzione dell’edificio. In questo modo il progetto viene incrementato di molte informazioni quali l’introduzione di materiali, dimensioni, calcoli, costo, prestazioni energetiche. Questa macchina complessa viene condivisa da molti interlocutori: ingegneri, prefabbricatori, collaboratori che seguiranno una parte specifica della costruzione in cantiere, con tutte le informazioni necessarie per quel singolo lavoro.
Si può capire quindi quanto il mondo digitale sia di ausilio a quello delle costruzioni attraverso la creazione di nuovi programmi. Dal generico AUTOCAD, programma “muto”, allo sviluppo di altri fino ad arrivare a programmi più specifici, creati per la figura del progettista come ARCHICAD e SKETCHUP. Il web 2.0, termine che indica il punto di evoluzione di Internet, è un grande strumento collaborativo, in cui si possono scambiare opinioni, condividere i master model, raccogliere e rendere disponibili le informazioni a un pubblico più vasto fino ad arrivare al privato.
Negli ultimi anni il mondo è stato invaso da una persistente crisi economica. L’architetto si trova ad affrontare nuove realtà, e così sempre più spesso deve tener conto di vari aspetti richiesti dall’utente, dalle normative e dalla società. Nello specifico si esige un edificio con una bella presenza estetica, un progetto eco-sostenibile con l’ambiente, attenzione al risparmio energetico, qualità a basso costo. È proprio questo l’obiettivo di Green Prefab, frutto di 3 anni di lavoro da parte di Furio Barzan. Si tratta di una piattaforma collaborativa dedicata appunto alla realizzazione di edifici ecologici e sostenibili, produttori industriali di elementi prefabbricati. Il mondo delle costruzioni consuma il 35% delle risorse non rinnovabili del pianeta; l’impatto ambientale non avviene solo nel momento della costruzione, ma inizia dal momento della produzione delle materie prime, alla lavorazione del materiale per arrivare al prodotto finito. E’ per questo che uno dei tanti traguardi di Green Prefab è quello di controllare l’edificio fin dalle prime fasi di progettazione, prestando attenzione ai dettagli, fino alla sua demolizione, anche se attualmente il sito dell’azienda viene utilizzato per usufruire di pezzi di edifici e non ancora per realizzare un’ intera struttura. Green Prefab collabora con Habitech, un insieme di più di 300 aziende trentine volte a promuovere le novità nel campo della prefabbricazione. Anche questo è un modo per essere sempre aggiornati sulle nuove visioni nel settore dell’architettura.
Dunque si tratta di una sfida che nel concreto coinvolge molte aziende che mettono a disposizione le loro idee attraverso la rete rendendo in questo modo il prodotto sempre più moderno e a misura d’uomo.

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