martedì 12 aprile 2011

Luca Ventimiglia 271460

Il ruolo e la professione dell’architetto è quasi sicuramente una delle figure più interessate e trasformate dal forte e rapido sviluppo delle tecnologie informatiche, negli ultimi quindici anni circa.

Con l’avvento del CAD ( è un acronimo di Computer Aided Design, ovvero progettazione assistita dal computer) , la figura dell’architetto , o meglio, il suo approccio alla progettazione, è mutato radicalmente.

Dal ‘’semplice’’ utilizzo della matita e della penna, per operare schizzi, o tavole architettoniche (piante, prospetti, sezioni, assonometrie ecc..) attraverso l’uso del tecnigrafo, si passa alla realizzazione praticamente immediata attraverso l’utilizzo del software sopra citato, che aiuta notevolmente l’abilità, che a mio avviso sta sempre di più diminuendo, di visualizzare graficamente e intuitivamente uno spazio immaginato.

Ormai questi programmi agevolano o forse ‘’standardizzano’’ il modo di progettare un’opera architettonica; ci si lascia forse troppo influenzare dalla particolare velocità di realizzazione tralasciando così un metodo tradizionale del ‘’pensare’’ il proprio soggetto.

Credo tuttavia che queste risorse informatiche siano utili e pratiche, stando attenti ad utilizzarle con la testa, ovvero che siano d’aiuto per rappresentare al meglio un prodotto architettonico precedentemente immaginato e disegnato attraverso le tecniche tradizionali (matita, penne, tecnigrafi, compassi ecc..), senza così essere influenzate dalla semplicità, facilità e immediatezza di rappresentazione attraverso i software CAD.

In questo modo credo che questi software possano essere un valido aiuto per gli architetti d’oggi: facilità e rapidità della rappresentazione di un’idea precedentemente nata e sviluppata e nella realizzazione di un modello che può essere efficacemente adoperato per essere mostrato e compreso da possibili clienti e aziende a cui si presenta il proprio materiale.

I software CAD, quindi, abbreviano radicalmente i tempi di sviluppo di un progetto e ne massimizzano le qualità. Inoltre, una volta creato un modello in tre dimensioni su ambiente CAD, attraverso un programma di grafica 3d, è possibile realizzare e generare un rendering, ovvero una immagine fotorealistica dell’opera che vogliamo rappresentare.

Il rendering non è altro che una immagine digitale simile alla realtà (può apparire come una vera e propria fotografia dal vero ) che parte dalla descrizione degli oggetti tridimensionali (muro, tetto, mobili, alberi ecc..) al loro materiale e colore, dal punto di vista che vogliamo dare, al tipo di illuminazione e la sua intensità e molti altri fattori.

Quest’ultimo modo di rappresentare è efficace per la rappresentazione del ‘’soggetto’’ che stiamo rappresentando ed è sicuramente uno dei modi più efficaci per presentare a un cliente o a una ditta il proprio lavoro.

Mi auguro che con l’avvento di tecnologie sempre migliori e potenti, non si perda tuttavia il vero spirito e modo di pensare dell’architetto, cioè un pensare autonomo e genuino.

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