lunedì 4 aprile 2011

ALBERTO BATTISTELLA 272191

Sono convinto che progettare corrisponda a una pulsione profonda dell'uomo,come l'istinto di sopravvivenza,la fame,il sesso. Siamo una specie che vuole modificare il suo ambiente. Il mestiere dell'architetto mescola capacità artistiche a quelle scientifiche ed è proprio in questi ultimi anni che le cose stanno evolvendosi sempre di più, soprattutto da quando è entrato in gioco internet che rende le comunicazioni sempre più rapide e comode. Inoltre con l'invenzione dei social network come facebook, twitter o skype si riescono a condividere anche file multimediali in tempo reale, annullando così le distanze che dividono le persone e lasciandole comunicare liberamente da una parte all'altra del mondo. Facendo così gli architetti e gli ingegneri possono collaborare ad un progetto, partendo da un master -model che dominerà tutta la catena di produzione dell'edificio. L'intero progetto verra quindi messo a disposizione in delle piattaforme collaborative. GREEN PREFAB è una di queste, ideata dall'architetto Furio Barzon che intende modificare secondo scenari universali la mentalità di progettare. Il 35% delle risorse non rinnovabili prodotte dalla terra sono consumate dal mondo delle costruzioni quindi quello che nei prossimi anni bisognerà fare sarà cercare di produrre materiali artificiali e tecnologici che però siano eco compatibili con l'ambiente in modo tale da salvaguardarlo. Si dovrà inoltre cercare di trasferire il più possibile la tecnologia verso il mondo dell'edilizia così da rimanere al passo con i tempi. Viaggiare e osservare come sono state pensate, costriute, ricavate e asseblate le varie forme che compongono gli edifici serve a poter dare all'ambito della prefabbricazione un futuro più prosperoso e meno accusato da pregiudizi, dato che se adesso come adesso si parla di prefabbricazione viene subito da pensare a delle casette poco resistenti o ad alcuni orrendi capannoni industriali. L'obbiettivo dei giorni nostri è cercare di avere una qualità maggiore degli edifici ad un prezzo minore, in modo tale che non solo le persone più ricche possano permettersi architetture "belle", ma anche i nuovi imprenditori che magari vogliono puntare sull'immagine della propria azienda attraverso uno stabile che con la sua configurazione possa sbalordire al primo colpo d'occhio. Infine con i nuovi sistemi di disegno quali i CAD è molto più facile calcolare i pesi,le dimensioni ed avere un risultato finale che si avvicina alla realtà quasi in tutto e per tutto. Sono questi quindi gli scenari con i quali le nuove generazioni di architetti dovranno confrontarsi.