lunedì 11 aprile 2011

Camilla Furlan 271063

Nel 1923 Le Corbusier definisce l’architettura come un “gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi nella luce”. Ancora oggi l’architettura può essere cosi definita, intendendo proprio un lavoro particolare e attento di ciò che è necessario all’uomo.

L’architettura ci aiuta a rendere il mondo migliore e ci apre ad una varietà di scenari infiniti. L’architetto, come principale artefice, ha il difficile compito di sapersi dispiegare tra questi panorami e saper introdurre soluzioni nuove, fresche, che possano rendere concrete le difficoltà di un’epoca di transito, com’ è la nostra.

L’architettura, e in particolare l’architetto del passato, si configurava come un adeguamento alla realtà, un rispetto della tradizione, una creatività purtroppo ancora troppo legata alle idee statiche del tempo.

Oggi gli scenari che si presentano agli architetti stanno cambiando. Si stanno infatti allargando ambiti legati all’informatica, all’ecologia, alla sostenibilità, alla responsabilità sociale per approdare quindi ad un nuovo modello di progettazione.

L’architetto può oggigiorno poggiare su strumenti digitali che non rappresentano più dei meri raccoglitori di dati ma come nuovi mezzi, nuovi strumenti per controllare i progetti, per avere una maggiore precisione dei modelli e soprattutto per ampliare i propri orizzonti.

In una recente intervista del mensile "Abitare" Zaha Hadid afferma come il computer abbia propriamente "cambiato il ruolo dei collaboratori: designer, architetti e ingegneri cominciano a lavorare insieme, generando combinazioni creative inedite".

Un esempio di questo nuova evoluzione è l’azienda Green Prefab che rappresenta l’informatica applicata all’architettura. Questa azienda infatti, nel mercato solo da 3 anni, sta cercando di creare una nuova idea di architettura, un nuovo modo di lavorare. Rappresenta una piattaforma informatica dove interagiscono simultaneamente architetti, ingegneri, progettisti cercando di delineare una nuova architettura improntata sull’ economia, originalità e sostenibilità rendendo così la progettazione più veloce e concreta.I materiali di base sono dei prefabbricati perlopiù ecologici poiché, come indicava giustamente Furio Barzon, le costruzioni oggigiorno incidono negativamente sul ambiente a causa dell’utilizzo, in continuo aumento ( >35%), di risorse non rinnovabili.La base fondamentale di questo nuovo genere di azienda informatica è internet, visto come strumento collaborativo che permette a moltissime persone di lavorare simultaneamente su uno stesso progetto.

Un’altra prova tangibile del progresso della tecnologia in questo ambito è rappresentato dal Cad. Questo nuovo strumento è ormai necessario sia per l’affermazione che per il mantenimento dell’essere architetto e rappresenta un mezzo ottimale. Permette di risparmiare tempo rispetto al tradizionale disegno a mano e attraverso nuove funzioni ha la possibilità di esplorare e rappresentare nuove forme e nuove geometrie.

Anche il web 2.0 rappresenta un’innovazione poiché permette una continua relazione tra fruitore e sito informatico, come ad esempio i social network dove sono possibili relazioni e dove si crea una cultura digitale. Parlando proprio di questo nuovo web, Natalino Bonazza richiama l’attenzione sulla capacità critica, sulla apertura alla discussione e sulla responsabilità come comportamenti base poiché questo nuovo utilizzo del web e degli scenari digitali hanno una diretta ripercussione sulla educazione e sulla cultura.

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